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Torna il Movement Torino Music Festival: «L’elettronica, la cultura più diffusa nel mondo»

Fanpage | Di Angelo Andrea Vegliante

Maurizio Vitale, socio co-fondatore e a.d. di Movement Entertainment s.r.l., a pochi giorni dall’inizio dell’undicesima edizione: «Abbiamo lavorato intensamente per migliorare l’esperienza del nostro pubblico. Oggi qualsiasi forma di spettacolo è permeata di musica elettronica. D’altra parte le popstar contemporanee sono DJ. Torino è una città con una profonda cultura musicale, siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo economico del nostro territorio».

Da mercoledì 26 ottobre a martedì 1° novembre torna il Movement Torino Music Festival, evento dedicato alla musica elettronica. Arrivato alla sua undicesima edizione, la kermesse si preannuncia nuovamente ricca di grandi appuntamenti, a cominciare da sabato 22 ottobre, giorno della preview. Così, anche per quest’anno, il cugino italiano del leggendario Detroit Electronic Music Festival (DEMF) si conferma un punto cardine ed importante di cultura ed aggregazione, un avvenimento di respiro internazionale che sarà caratterizzato da 4 stage e oltre 30 DJ (tra gli altri Sven Vath, Ilario Alicante, Gary Beck, Jeff Mills, Chris Carrier e Apollonia). Maurizio Vitale, socio co-fondatore e a.d. di Movement Entertainment s.r.l., mostra grande soddisfazione per questa nuova edizione.

Vorrei però iniziare con una domanda tecnica: in base a quali criteri scegliete gli artisti da far esibire?

«Abbiamo una direzione artistica che sapientemente contamina i nostri gusti con l’identità culturale del Festival e il mercato. Negli ultimi anni abbiamo introdotto anche il criterio economico, necessario per una crescita organica».

Veniamo al Festival: cosa ci aspetta in questa undicesima edizione? Ho letto che ci sarà anche una speciale preview…

«Quest’anno il team dedicato alla produzione ha fatto un lavoro enorme sull’allestimento dei 4 stage, a riprova della nostra continua vocazione ad innovare. Poi ospitiamo un progetto speciale degli Apollonia, che siamo sicuri il nostro pubblico apprezzerà! Per quanto riguarda la preview, come ogni anno Movement è preceduto da un percorso di avvicinamento al Main Show del 31 ottobre. Per citare solo uno degli appuntamenti, Martin Buttrich sarà all’Audiodrome live Club di Moncalieri il 22 ottobre per il Superga Happy Happening. Da non perdere!».

A vostro avviso, quanto negli ultimi anni è aumentato l’interesse per la musica elettronica?

«La musica elettronica è la forma culturale più diffusa nel mondo. Oggi qualsiasi forma di spettacolo è permeata di musica elettronica. D’altra parte è indubbio che le popstar contemporanee siano DJ».

E la risposta del pubblico è sempre maggiore, tanto che avete conquistato la vetta della TOP 10 SIAE per il quarto trimestre del 2015 …

«Sembra di si. E puntiamo a crescere ancora, perché c’è margine per riuscirci».

Per questa edizione invece vi aspettate di confermare i numeri della scorsa stagione o un pubblico ancora più ampio?

«Abbiamo lavorato intensamente per migliorare l’esperienza del nostro pubblico, ci sono tutte le possibilità di crescere, speriamo quindi di ricevere una conferma in questo senso».

Torino sta sempre più diventando la capitale della musica elettronica …

«Torino è una città con una profonda cultura musicale, mittel-europea, dotata di dna imprenditoriale, con un’amministrazione efficiente. Siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo economico del nostro territorio trasformandone la vocazione industriale di siti storici come Parco Dora o il Lingotto alla nuova industria di servizi 4.0, dal profilo digitale, intelligente ed eco-sostenibile».

Avete anche ricevuto il patrocinio della Commissione Europea. Lo considerate un punto di partenza o un traguardo?

«È un riconoscimento molto importante per noi: in Italia siamo i primi del nostro settore a riceverlo sia per Movement che per KFFestival. Ottimo indicatore della nostra reputazione essere patrocinati dall’organo esecutivo dell’Unione Europea, tra i top 3 soggetti economico-politici al mondo».

Siete stati menzionati dal New York Times. Insomma, in questi anni ne avete fatta di strada …

«Anche questo rappresenta un riconoscimento del percorso e della fatica profusa per essere sempre competitivi. Ci apre al pubblico d’oltreoceano, ma soprattutto promuove l’offerta culturale della nostra città, cosa che ci riempie d’orgoglio».

Alla fine dell’evento, annuncerete anche una dodicesima edizione?

«L’obiettivo è sicuramente quello, ma il primo impegno post-Movement è il nuovo format Shout@Large: quindi vi aspettiamo a Torino anche il 7 dicembre!».

L’articolo originale da fanpage.it