20 Ottobre 2022
Corriere della Sera
Musei e tartufo, a Torino ci sarà il pienone per il ponte di Ognissanti
Alberghi pieni al 90%. Lo stesso periodo, nel pre-pandemia, fece registrare il 75%. Enogastronomia e festival musicali gli attrattori principali, nonostante gli aumenti
Si preannuncia un altro periodo turistico da record nella città di Torino per il ponte di Ognissanti. Dopo una stagione estiva più che positiva, il capoluogo si conferma come una delle mete preferite degli italiani anche in autunno. E con numeri da capogiro, almeno secondo le stime di Confesercenti. L’occupazione delle stanze d’albergo supera già il 90%, nonostante manchi più di una settimana alle festività. E la percentuale rimane la stessa per tutti e quattro i giorni, da sabato 29 ottobre a martedì primo novembre. La città in sostanza è pronta a sfruttare a pieno il calendario favorevole per gli spostamenti. Se il paragone con l’anno passato risulta poco azzeccato, per via delle limitazioni dovute alla pandemia da Covid, si può fare invece un confronto con il 2019, anno in cui l’occupazione non superò il 75%. La differenza quindi è già del 15%, e la forbice è destinata ad aumentare.
Il turismo sarà soprattutto di provenienza nazionale e molti hanno deciso di restare in regione per tutte e tre le notti. L’affluenza così non riguarderà solo il capoluogo, ma si diffonderà nei territori limitrofi. Anche perché l’autunno in Piemonte è sinonimo di tradizione. Facile pensare che in tanti avranno già cerchiato in rosso la 92esima edizione della Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba, uno degli appuntamenti più attesi. L’occasione per assaggiare e acquistare il meglio dei tartufi di Langhe, Roero e Monferrato, oltre ad altri prodotti artigianali selezionati nel raggio di 50 chilometri. Ma non solo. Per i più giovani infatti Ognissanti fa rima con Halloween, e soprattutto con il Movement Torino Music Festival (dal 28 ottobre al 1° novembre). L’evento, arrivato alla 15esima edizione, porterà in città alcuni dei dj e artisti più rappresentativi della scena elettronica internazionale, pronti a far scatenare i fortunati che hanno prenotato un biglietto. Gli stessi alberghi della città riprodurranno nelle proprie sale la «Movement City Soundtrack», la playlist che richiama l’evento musicale già durante il pomeriggio.
«Questo entusiasmo è un segnale importante — sottolinea Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti — e in controtendenza rispetto al calo dei consumi delle ultime settimane. Evidentemente le persone, nonostante le difficoltà e il contesto, dopo due anni di restrizioni hanno ancora voglia di uscire e viaggiare. Un’ottima notizia, che ci permette di confermare il trend positivo. Già in estate i pernottamenti sono cresciuti del 15,5%». Merito anche dei grandi eventi ospitati da Torino nell’ultimo anno: «Le Atp Finals ed Eurovision hanno acceso i riflettori sulla città — continua Banchieri — e adesso ci godiamo questa attenzione. A ciò si aggiunge anche la stagione mite, con temperature insolite che invitano a stare all’aria aperta». Il boom di turisti non fornirà una boccata d’ossigeno solo agli alberghi, ma gli effetti si estenderanno anche su bar, ristoranti e negozi. «Purtroppo però le attività dell’accoglienza e del commercio beneficeranno solo in parte di questi numeri — sottolinea Banchieri — e questo a causa del costo esorbitante dell’energia, che riduce in misura significativa i margini di guadagno. Mai come ora si può dire che lavoriamo per pagare le bollette». E difatti, rispetto al 2021, si è verificato un piccolo aumento dei prezzi: «Ma questo non ha scoraggiato l’utenza — afferma Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom — anche perché i rincari, per non rischiare l’effetto boomerang, sono contenuti. E poi Torino da questo punto di vista è iper competitiva».
