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CORRIERE DELLA SERA

“Io, modella per soldi, dj per passione vi farò ballare”

L’evento è dal 31 ottobre al 2 novembre, il piatto forte sarà la notte di Halloween al Lingotto Fiere. L’ex indossatrice slovena Brina Knauss guida la carica di Movement, il festival house e techno di Torino

La tribù di Movement torna a ballare. Dal 31 ottobre al 2 novembre, il festival di musica techno e house offrirà una colonna sonora itinerante alla settimana dell’arte contemporanea: il piatto forte è la notte di Halloween al Lingotto Fiere, quindi venerdì 1° novembre ci si trasferisce al Milk di via Sacchi e la sera successiva si chiude all’Audiodrome di Moncalieri. Confermando una tendenza avviata da anni, la legione di dj che promette di scuotere la città conta su un robusto manipolo femminile: assieme ai vari Derrick May, Joseph Capriati e Jamie Jones, giovedì al Lingotto ci saranno la superstar belga Amelie Lens e la danese Anastasia Christensen, mentre venerdì al Milk le danze saranno condotte da Brina Knauss, slovena d’origine, milanese d’adozione, un passato da modella e un identikit perfetto per raccontare l’avanzata globale delle techno-dj del XXI secolo. «Ho sempre vissuto a contatto con la musica, fin da quando mia madre mi ha iscritto a lezioni di pianoforte a 8 anni», racconta Brina. «Quindi ho cantato nelle BBT, un gruppo dance sloveno, finché a 20 anni ho deciso di trasferirmi a Milano». Galeotta è stata la moda. «Mi servivano soldi e da modella si guadagna bene e velocemente», ammette Brina, che racconta di aver sviluppato tra set fotografici e fashion week la sua passione per la musica elettronica. «Non ho mai smesso di frequentare i club e grazie al mio fidanzato ho trovato il coraggio di mettermi alla prova. È stata una gavetta lunghissima: serate in piccoli locali di Milano, spesso gratis, a provare quale brano riempiva la pista e quale la svuotava». In quegli anni, siamo intorno al 2013, il binomio modatechno stava maturando la simbiosi che oggi si manifesta con evidenza nelle playlist delle sfilate e nel diffondersi della figura della modella-dj. «C’entrano anche i social network», spiega Brina. «In certi ambienti, soprattutto quelli in cui si suona musica commerciale, spesso si sceglie chi è più famoso online: visto che i social premiano bellezza e fotografie, le modelle non possono che essere favorite». E la musica? La dj slovena spiega che anche lei ha dovuto dimostrare «che conta più la bravura che la bellezza. Se sei una donna devi fare il triplo di fatica dei maschi, perché non sei mai sicura se ti chiamano per la musica o per l’aspetto. Per fortuna nel mio mondo – la techno/house melodica – gli addetti ai lavori guardano alla qualità dei mix». Sia il pianoforte che la moda, ormai sono un ricordo del passato. Così come la pallacanestro, coltivata da teenager fino a indossare la maglia della nazionale giovanile slovena. «Oggi sono una dj a tempo pieno», racconta Brina, che conduce anche il programma «Dance with Us» su radio m2o. Sofisticata nei modelli («lo ammetto, sono soprattutto maschi: Solomun e Adriatique su tutti») e nelle collaborazioni (l’etichetta amburghese Diynamic), la dj sta pian piano occupando tutte le caselle del risiko dance: ha indossato le cuffie a Ibiza e Miami, Amsterdam e Berlino, sogna il Kappa FuturFestival («ci sono stata tante volte, sempre in mezzo al pubblico») e le location da favola del Cercle transalpino («un festival che ti porta a suonare sulle montagne o in un castello»), ed è contenta di riabbracciare il pubblico del Milk, già incontrato in passato. A cui lancia una sfida, quella di una pista a prova di smartphone: «C’è chi lo usa durante l’intero set e ti chiedi se sia venuto ad ascoltare musica o a scattare foto. Per un dj è molto più divertente vedere il pubblico ballare».

By Luca Castelli