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REPUBBLICA

I Dj del Mondo fanno Ballare i Ragazzi dalla Sera all’Alba

Ballare fino allo stremo con grandi suoni techno e house, come si ascoltano nelle metropoli internazionali, da New York a Berlino. La tredicesima edizione del più importante festival indoor in Italia in campo techno e house, torna questa sera dalle 18 al Lingotto Fiere, dopo il debutto di ieri sera con quattro tra le dj più affermate degli ultimi anni: Amelie Lens, Charlotte de Witte, Ellen Allien e Nina Kraviz. E non si tratta di palchi speciali o quote rosa ma della semplice fotografia di una scena in cui le donne sono sempre più protagoniste. “Al Lingotto invitiamo sempre i dj di maggior successo – spiega Maurizio “Juni” Vitale, co-fondatore del Movement e del suo gemello estivo, il Kappa FuturFestival – se quest’anno ci sono tante donne vuol dire che molti tra i migliori dj sono donne. È un bel segnale. Significa che qualcosa sta cambiando.”

Insiema a loro, per l’appuntamento clou di una settimana di eventi che ha portato a Torino circa 40mila persone – di cui più di 20mila tra ieri e oggi al Lingotto – la prima serata di festival ha proposto in scaletta alcuni dei più grandi nomi da dancefloor sulla scena internazionale. Come Solomun, già protagonista quest’estate al Kappa, e il dj casertano di fama mondiale Joseph Capriati, all’anagrafe Giuseppe, autore lo scorso autunno di un set record da 25 ore e mezza a Miami. Ma c’è stato spazio anche per le contaminazioni tra generi con il live del pianista lussemburghese Francesco Tristano, che si muove tra un repertorio classico e sperimentazioni elettroniche, e quello di Waajeed, tra i pionieri della techno e dell’hip-pop di Detroit.

Due esibizioni che hanno anticipato quello che sarà uno dei focus di questa edizione, quello dei live set, che avrà il suo fulcro questa sera (ingresso a 40€) con alcune delle performance dal vivo più interessanti nel panorama elettronico contemporaneo. Da maestri come KiNK e Jon Hopkins, al britannico Lone, passando per il pop elettronico dell’eporediese Cosmo, che ha scelto il festival torinese per chiudere un anno che l’ha consacrato, a suon di tutto esaurito, sulla scena italiana e europea.

Assoluti protagonisti saranno anche Ilario Alicante e i The Martinez Brothers, dominatori degli ultimi anni e ormai ospiti fissi di Movement e Kappa. E ancora i dj set di Levon Vincent e DJ Bone, mentre non mancherà, come da tradizione, il legame con il cugino oltreoceano del Movement torinese, il suo omonimo di Detroit, a cui la rassegna fondata nel 2006 da Vitale si è ispirata e appoggiata.

A rappresentare la Motor City che negli anni Ottanta ha dato i natali alla musica techno, oltre al già citato Waajeed, gli Underground Resistance, uno dei collettivi più famosi e iconici della scena, e il leggendario Derrick May, che insieme a Juan Atkins e Kevin Saunderson, è considerato il padre fondatore del genere.

Torna la tecnologia cashless, ormai un segno distintivo di Kappa e Movement. Negli esercizi all’interno del festival infatti, si può fare acquisti solo con le apposite paycard, da ricaricare alle casse del Lingotto o, novità di quest’anno, anche da casa, attraverso il sito della manifestazione.

Un successo, come il cambio di data, apprezzatissimo dai tanti stranieri che hanno affollatto i padiglioni post-industriali del Lingotto Fiere. Dalla tradizionale notte di Halloween, data a cui la rassegna aveva scelto di legarsi nel 2007, dopo l’esordio olimpico, a un fine settimana di metà ottobre. Meno simbolico forse, ma a distanza di sicurezza dai grandi appuntamenti statunitensi, che tra la fine di ottobre e i primi di novembre attraggono molti degli artisti più affermati, e soprattutto più vicino alle esigenze di un pubblico che ormai è sempre più internazionale e che quest’anno ha stabilito il suo nuovo record con 35 paesi di provenienza contro i 20 dello scorso anno.

L’ultimo passo necessario, per quello che è già il più importante format autunnale italiano, per affermarsi come l’appuntamento europeo di chiusura della stagione dance.

By Andrea Lavalle